Piazza Cavalli

Cavallo del Mochi
Ai due cavalli farnesiani il Mochi dedicò sedici anni, dal 1612 al 1628. In precedenza aveva lavorato a Roma nella bottega di Camillo Mariani, dove assorbì quel pittoricismo fluido e arioso che resterà poi la costante originale della sua ricerca. A Roma collaborò alla decorazione plastica della Cappella Paolina in S.Maria Maggiore ( san matteo con l’angelo) e completò le opere lasciate incompiute dal vicentino Mariani. Il duca Ranuccio scrivendo ai piacentini Francesco Casali e Bartolomeo Barattieri il 4 aprile 1612, comunica di aver udito dal dott.Lazzaro Tedeschi ( altro membro della congregazione piacentina) che la città di Piacenza desiderava erigere due statue equestri in bronzo raffiguranti lui stesso e il padre Alessandro. Dava il suo assenso e ringraziava la città di “ tanta amorevolezza e l’assicurava della sua paterna protezione e amore”. Il padre di Ranuccio, Alessandro Farnese, terzo Duca di parma e Piacenza ( 1586-1592), pure eternato nel bronzo in piazza Cavalli, è considerato uno dei più grandi capitani della fine del ‘500. Agli ordini dello zio materno don Giovanni d’Austria, partecipa alla battaglia di lepanto ( 7 ottobre 1571) con 82 nobili di Piacenza e di Parma e con oltre 300 soldati. Ai due Duchi Ranuccio e Alessandro Farnese, Piacenza innalzò i due monumenti equestri che costarono ai piacentini 44.107 scudi romani, più 4.000 ducatoni per i bassorilievi. Statue e cavalli furono innalzati in piazza nel 1620 (gruppo di Ranuccio) e nel 1625 (gruppo di Alessandro). Le basi dei monumenti sono in marmo bianco di Carrara con screziature verdastre e il Mochi le ha completate con iscrizioni dedicatorie in bronzo, volute, cartelle, putti, con lo stemma farnesiano gigliato e il toson d’oro. I due monumenti equestri sono un’opera d’arte grandiosa, degna dell’ammirazione di italiani e stranieri. Esagerata e frivola se confrontata all’arte che ha scolpito il Marco Aurelio, Il gatta melata e il Colleoni, quella del Mochi è ammirevole per il sapiente equilibrio tra cavallo e cavaliere per quanto riguarda le masse e i movimenti.